Validation che cos’è?
Un metodo sviluppato negli Stati Uniti intorno agli anni settanta dalla gerontologa Naomi Feil, la quale comprese l’inutilità di utilizzare tecniche dedicate all’orientamento, elaborando cosi una metodologia molto efficace attraverso un metodo di comunicazione verbale e non verbale utilizzato con persone anziane malorientate e disorientate basato sull’empatia, il rispetto e il calore umano.
Naomi Feil descrive il suo metodo come: un processo di comunicazione che si ottiene quando si dà valore all’anziano, quando vengono accolte e rispettate le sue emozioni, in qualsiasi tempo o luogo si trovi, senza pretendere che egli possa modificarle.
Non stiamo dunque parlando di qualcosa che ci aiuta a comprendere, ma di qualcosa che ci invita ad accogliere.
La Feil intuisce, tramite il lavoro e la pratica, che a nulla serve trattenere nel ‘qui e ora’ un anziano che si trova nel ‘là e allora’, cercando di orientarlo. Intrappolato in un altro mondo, il più delle volte i suoi comportamenti sono la sua legittima difesa. Costui trova beneficio nell’atteggiamento convalidante perché sente forte e impellente la necessità di esprimere liberamente bisogni ed emozioni.
Validation è un accompagnamento dignitoso del difficile viaggio del grande vecchio.
Atteggiamento Convalidante:
Attraverso un atteggiamento convalidante basato sull’empatia e l’ascolto attivo, si riconosce come vera la realtà proposta dall’individuo che porta alla costruzione di un rapporto di fiducia che genera benessere, ridando dignità e favorendo l’autostima: “ciò che l’Anziano vive dentro di sé è la sua realtà, che va accettata, condivisa e riconosciuta” Possiamo riassumere l’atteggiamento convalidante con le seguenti parole chiave: empatia, rispetto, calore umano, calibrazione, comprensione dei simboli, ascolto attivo e abilità di mettere da parte i propri sentimenti.
I soggetti con cui il metodo Validation ha maggior efficacia sono i ”grandi anziani”. • Le persone che più o meno sono nella fascia d’età degli 80 anni • Coloro che non hanno una storia psichiatrica • Per coloro i quali il disorientamento deriva da una combinazione di perdite fisiche, sociali e psico-sociali